Tecniche e benefici
La tecnica prevede l’uso di coppette, generalmente in vetro e dal diametro variabile, capaci di creare sottovuoto al loro interno.
Esistono vari modi di praticare la coppettazione e tradizionalmente si usa il fuoco per creare sottovuoto e calore terapeutico: la coppetta può essere così applicata direttamente sulla pelle o in corrispondenza dell’ago da agopuntura associato o meno alla moxa, o ancora sulla pelle scarificata con conseguente fuoriuscita di sangue stagnante (coppettazione bagnata o piena).
In questo contesto la tecnica adottata è quella della coppettazione in movimento: versione moderna della coppettazione tradizionale, procede preparando con olio o crema da massaggio la zona da trattare con coppette a ventosa di varie dimensioni, a seconda dell’area selezionata e dell’effetto desiderato. La successione di compressioni e di decompressioni realizza un massaggio che aumenta la circolazione sanguigna e ravviva il circolo energetico e, in base al livello di vuoto praticato, si ottiene un effetto tonificante o disperdente sul tessuto connettivo.
I principiali benefici di questa pratica sono da ricondurre al suo effetto vascolarizzante, antinfiammatorio, linfodrenante, disintossicante, trofico-stimolante, rigenerativo-riparativo e immunostimolante.
L’aspirazione in superficie dal profondo dei tessuti di sostanze dense, fisse, dall’accumulo lento (tossine, fattori patogeni, linfa, cellule morte e detriti cellulari) permette infatti al sangue ossigenato di nutrire le aree sottostanti facilitando l’espulsione degli agenti debilitanti.
nota: il vacuum massage aumenta l’assorbimento dei prodotti usati durante il trattamento e ne amplifica l’effetto lenitivo, rigenerativo e antiossidante, va quindi effettuato sulla pelle struccata e ben detersa.
Controindicazioni: la coppettazione è controindicata in caso di infezioni, ulcere e piaghe cutanee; cuti ipersensibili o allergiche, fragilità capillare, debilitazione, gravidanza.
A cura di: Giorgia Liberti Merico